Intolleranze alimentari: quale dieta seguire?

Le principali intolleranze alimentari, cosa comportano e come disintossicarsi per ritrovare il benessere e il peso forma.

Ad oggi non è possibile pensare di affrontare l’alimentazione quotidiana senza pensare alle possibili intolleranze alimentari.

Perché sono così importanti? Qualsiasi sostanza che penetra nel nostro organismo viene riconosciuta dal nostro sistema di difesa, il sistema immunitario.

Il cibo, venendo a contatto con le cellule del sistema immunitario, può essere utilizzato come "carburante" e fornirci energia, oppure essere recepito come "sostanza estranea" contro la quale combattere.

Ed ecco perché è necessario conoscere le intolleranze alimentari e comprendere come alimentarsi in modo sano e funzionale.

Quali sono le intolleranze alimentari più frequenti?

Esistono alimenti ai quali tutti siamo intolleranti. In particolare, le intolleranze presenti nella maggior parte degli individui riguardano:

  • Glutine
  • Riso
  • Mais
  • Patate
  • Lievito
  • Zucchero
  • Alcool
  • Carne di Maiale
  • Frutta secca
  • Leguminose
  • Pomodoro

L’intolleranza al lattosio è la più diffusa, seguita dal grano, glutine (celiachia) e il nichel, metallo presente in diverse categorie alimentari come pesci, verdure, cereali, cioccolato e frutta secca.

Il corpo può reagire a questi alimenti con differenti sintomi: dalla cefalea all’acne, dai disturbi gastrointestinali all’aumento di peso. 

Proprio così, le intolleranze possono influire anche sul tuo peso forma e comportare grandi difficoltà nel perdere peso.

Se soffri di una delle intolleranze elencate, il mio consiglio è quello di rivolgerti a un professionista che possa seguirti nel tuo percorso di dimagrimento con consapevolezza. Tra poco affronteremo proprio questa tematica.

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Quali sono i principali sintomi delle intolleranze alimentari?

Come accennato, i sintomi possono essere svariati e dipendere da persona a persona. 

Di solito, i disturbi più riscontrati possono essere:

  • gastrointestinali, come dolori addominali, nausea, diarrea o stipsi, colite, afte e ritenzione idrica
  • respiratori, che si manifestano con ricorrenti infezioni respiratorie o raffreddori
  • dermatologici, ovvero dermatiti, orticaria o acne 
  • insonnia
  • ansia o depressione
  • cefalea.

Tra questi effetti, il gonfiore addominale è spesso il più invadente ed è dovuto alla fermentazione di alimenti mal tollerati. Latte, lieviti, zuccheri e glutine sono alcuni alimenti responsabili di questa problematica.

Come capire se si hanno intolleranze alimentari?

Hai mai testato le tue intolleranze? Esistono diversi metodi per farlo. 

È possibile fare affidamento agli esami specifici, ovviamente. In quasi tutti i laboratori analisi ormai esistono test diagnostici che mettono a contatto le varie sostanze con il sangue del paziente e ne osservano la reazione. 

Tuttavia, spesso la diagnosi avviene per esclusione rispetto ad altre problematiche con sintomatologia analoga. La riprova consiste nell’eliminare dalla dieta l’alimento sospetto per un determinato periodo. 

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Come funzionano le diete per intolleranze alimentari?

Spesso non viene spiegato, ma il corpo ha  bisogno di essere “disintossicato” per raggiungere la forma desiderata.

Ad esempio, sapevi che un’alimentazione prevalentemente a base di carboidrati può influenzare il sistema endocrino e portare all’obesità?

Allo stesso modo, anche le intolleranze alimentari possono avere un impatto importante sull’organismo.

Una delle conseguenze più spiacevoli è il circolo vizioso che si forma: più un individuo è intossicato, più è in sovrappeso e fatica a perdere i kg guadagnati.

Se conosci le diete per le intolleranze alimentari, sai anche che sono state pensate  proprio con lo scopo di  “disintossicare” il corpo, con l’interessante effetto collaterale del dimagrimento.

Quali sono i programmi alimentari adatti per le intolleranze?

La Kyminasi diet è uno dei programmi alimentari che si basa sul miglioramento del metabolismo grazie all’eliminazione degli alimenti mal tollerati.

Studi scientifici durati diversi anni hanno messo in evidenza dei punti comuni fra obesità e intolleranze. Incrociando statisticamente questi dati sono state “costruite” delle curve di dimagrimento proporzionali alla risoluzione delle intolleranze. 

Il metodo Kyminasi, su cui si basano i miei programmi alimentari,  affronta diverse intolleranze alimentari sfruttando l’eliminazione temporanea degli alimenti mal tollerati, per poi “restituirli” con una determinata tempistica - dal meglio tollerato al peggio tollerato.

Come funziona la Kyminasi per le intolleranze?

In generale, in un programma alimentare di Kyminasi, il medico prescrive un elenco di alimenti che si possono mangiare e il paziente può assumere solo quelli, nella quantità desiderata.

Non ci sono limiti sul momento della giornata in cui assumerli o sulla quantità di volte, così come non si è vincolati dal modo in cui vengono associati gli alimenti fra loro, purché siano sempre fra quelli consentiti.

Il risultato: stare a dieta senza pesare ogni singolo alimento si può e non si avvertirà la fame

Va fatta, tuttavia, una precisazione importante! Gli alimenti non presenti nella lista saranno proibiti in modo assoluto, tanto che anche solo l’assunzione in piccole quantità può far fallire la dieta.

Hai mai provato un programma alimentare come questo per contrastare le intolleranze alimentari?

Se stai pensando di iniziare anche tu un percorso di dimagrimento, da oggi posso accompagnarti in questo viaggio anche con delle consulenze online

Se abiti lontano, non puoi chiedere permessi lavorativi o gli impegni familiari non ti permettono di spostarti, niente paura: l’uso di dispositivi specifici mi permetterà di monitorare la tua situazione a distanza e di aiutarti a raggiungere in modo efficace il tuo peso forma.

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